di Emanuele Scarci

La marca del distributore del discount ha logistica e rotazioni diverse. Metterla sullo stesso piano delle catene commerciali è sbagliato. Questo è il parere di Romano Mion, amministratore delegato e comproprietario di Eurospin. Mion non sembra condividere il punto di vista di Giorgio Santambrogio, amministratore delegato di VéGé, il quale, in un’intervista rilasciata a Distribuzione Moderna, ha dichiarato che “il discount sta divenendo, ahimè, sempre più supermercato di un supermercato, in futuro dovremo probabilmente considerare i prodotti unbranded del discount come Marca del distributore”.

Eurospin Italia è una catena discount controllata con quote paritetiche del 25% ciascuna dalla cooperativa Dao, Shop (della famiglia Pozzi, attraverso la Supermarkets Dugan), Migross (della famiglia veronese Mion) e della cooperativa Vega. Nel 2021 Eurospin ha realizzato ricavi per 6,8 miliardi, +8%.

Dal 2016 la crescita media annua dell’azienda veneta è stata di circa l’8%. Mentre il valore cumulato degli utili netti di Eurospin nel quinquennio 2016-2020 è stato di 1,13 miliardi, a stretto contatto con il battistrada Esselunga, con 1,21 miliardi.

Il ruolo di Eurospin nel discount è particolare: propone il 100% di prodotti a marchio proprio. La rotazione del magazzino è di 18 giorni. Contro 47 di C3, 37 di VéGé e 34 di Carrefour e Pam.

A breve si potranno considerare Marca del distributore anche i brand dei discount?

Non credo che si possano assimilare le nostre marche a quelle della grande distribuzione. E’ sbagliato.

In cosa differiscono?

E’ diversa la logistica e la rotazione. E queste fanno la differenza.

Si spieghi meglio.

I nostri punti vendita hanno meno referenze di un supermercato e hanno una maggiore rotazione. Ciò comporta che ruotando di più siano più freschi e di maggiore qualità. Mediamente capita che i marchi privati del supermercato stiano sugli scaffali da una settimana a 15 giorni in più rispetto ai nostri prima di essere acquistati e consumati. A parità di qualità intrinseca, questa è una differenza indiscutibile.

Come ha chiuso Eurospin il 2021?

Il fatturato è aumentato dell’8%. Siamo contenti.

La crescita è meno veloce di un tempo e si realizza grazie alle nuove aperture.

Beh, le sembrerà modesto l’8%, ma potrei essere d’accordo se fatturassimo 100 milioni. In realtà facciamo il +8% su circa 7 miliardi. Cioè 500 milioni in più in un anno.

Il report di Mediobanca individua Eurospin come una gallina dalle uova d’oro: 1,13 miliardi cumulati.

Sembra quasi che siamo in ufficio ad aspettare che ci piovano addosso i milioni. In realtà giro come una trottola e, in questi giorni in Sicilia, non so quante migliaia di km ho percorso.


L’intervista di Santambrogio:

Santambrogio (VéGé): in futuro dovremo considerare la marca unbranded del discount come Mdd