di Armando Brescia

Piccola, per il momento. Ma con la volontà di essere diversa e soprattutto con grandi ambizioni di crescita. Altelio è una nuova centrale acquisti nata in pieno periodo di pandemia e che, pur operando già da un anno e mezzo, farà il suo esordio pubblico in occasione di Marca. Abbiamo chiesto al direttore generale Giovanni Sardone di parlarcene e di spiegarci le motivazioni e le caratteristiche del progetto.

Perché una nuova centrale acquisti: ce n'era proprio bisogno?

Altelio nasce a fine 2020, ma mette a frutto una lunga e approfondita esperienza nel campo della negoziazione commerciale nel settore della grande distribuzione organizzata. Una realtà innovativa, che fa capo alla società Ingros Levante, che ha l’intento di colmare un vuoto, di rispondere a una domanda che nel settore retail esiste ma a volte viene un po’ trascurata.

Si spieghi meglio

Vede, l’attenzione che viene dedicata dalle centrali nazionali alla periferia non è sempre così efficace ed efficiente. Abitualmente ci si concentra su negoziazioni di primo livello anche relativamente a calendari promo e volantini, ma non si entra nello specifico delle negoziazioni periferiche. Noi, al contrario, ci concentriamo proprio su quelle, assicurandoci non solo di applicare gli accordi siglati a livello centrale, ma anche gestendo nel migliore dei modi l’applicazione di quegli stessi accordi sul territorio.

Si può dire che siete appena partiti: come ha risposto l'industria alle vostre proposte?

Non è stato facile. L’industria ha stentato inizialmente a seguire il progetto. Circa un terzo delle realtà industriali con le quali siamo entrati in contatto ha preferito adottare una politica attendista, per vedere come si sviluppava la cosa. Ma ora, a distanza di meno di due anni dalla nascita di Altelio le cose vanno in modo decisamente migliore. E siamo certi che dopo Marca, prima occasione per presentarci ufficialmente al mondo dell’industria fornitrice e farci conoscere a un pubblico più vasto dopo i vari lockdown dovuti all’emergenza sanitaria, le cose andranno persino meglio. Riteniamo che questo appuntamento possa rappresentare per una realtà giovane come la nostra un vero punto di svolta.

Quali sono i vantaggi che offrite ai vostri soci?

Il socio che fa parte della nostra centrale delega ad Altelio la negoziazione periferica e si ritrova due vantaggi: il primo è quello di non avere il problema in casa di dover gestire attività promozionali potendosi così concentrare sull’attività commerciale di acquisti e vendita; in secondo luogo fortifica la propria capacità contrattuale perché noi facciamo una negoziazione centralizzata che vale tanto per chi ha maggior peso commerciale che per chi ne ha di meno, capitalizzando così condizioni vantaggiose che altrimenti non potrebbero essere riconosciute.

Fornite altri servizi?

Vi sono altre due funzioni importanti che caratterizzano Altelio, anzi, tre. La prima è la particolare cura che riserviamo al canale corto, supportando tutti coloro che non sono in grado o non intendono seguire le attività di volantino, attività promo ecc. fornendo un servizio personalizzato all’associato. In secondo luogo curiamo molto il canale del fresco. Infine offriamo il beneficio di duemila referenze private label declinate su una cinquantina di marchi, molti dei quali di fantasia. A questo servizio dedichiamo un’attenzione particolare, con un team interno composto da cinque persone in grado di fornire un servizio completo e molto personalizzato.

Vi appoggiate a qualche altro gruppo della distribuzione moderna per ottenere condizioni commerciali competitive?

Sì, naturalmente. Affianchiamo Pam Retail nella negoziazione con l’industria, un gruppo con il quale condividiamo valori e visione commerciale e con cui abbiamo un accordo di collaborazione triennale.

Qual è attualmente il vostro raggio d'azione?

Al momento lo zoccolo duro dei nostri assistiti si concentra sicuramente nel Sud Italia, Sicilia compresa e Sardegna esclusa. Ma possiamo contare anche su strutture a Livorno, Pescara, Tortona, Ancona, Frosinone. Complessivamente stiamo parlando di tredici cash & carry, quattro cedis, due ipermercati e una quindicina di affiliati, oltre a una cospicua numerica di indipendenti che utilizzano i nostri prodotti a marchio.

Quali sono i vostri obiettivi di sviluppo?

Puntiamo entro quest’anno ad aggregare uno o due soci, attraverso una ricerca selettiva, nonostante le numerose proposte che ci sono state fatte. Non intendiamo seguire la strada dell’aggregazione di accordi contrattuali con altre realtà, beneficiando di condizioni vantaggiose per sottrazione. Preferiamo piuttosto seguire un percorso che cerchi di distinguersi dalle logiche già viste e diffuse anche nel recente passato.