Considerato il contesto economico generale, quello messo a segno nel 2011 dalla catena della distribuzione organizzata Crai non si può proprio classificare come un risultato negativo. Anzi. «Certo – ha precisato ieri il presidente di Crai Secom Piero Boccalatte in occasione della presentazione alla stampa dei dati economici del Gruppo che sul fronte degli acquisti è alleato da diversi anni con Sma – la situazione è difficile e i consumi faticano a riprendersi, ma nonostante ciò la nostra insegna stenta meno di altre».

I fatti sembrano dare ragione alla catena specializzata nel format di vicinato e presente su tutto il territorio nazionale grazie ai suoi 18 poli. Il Fatturato grandi marche, lo scorso anno, è cresciuto del 4 per cento. Quello alle casse ha fatto persino meglio, raggiungendo il 4,5 per cento. Le vendite dei prodotti a marchio (che rappresentano il 16 per cento dell’offerta di Crai) hanno chiuso a +8. Complessivamente il giro d’affari è salito a 4,4 miliardi di euro. Frutto anche di un aumento della rete di 200 punti vendita, che ora in totale tocca quota 2.900.

A rete fissa, in realtà, Crai ha mantenuto le posizioni del 2010 in termini di vendite. Cosa che, di questi tempi, è già un buon risultato. Tra i punti di forza che hanno permesso a Crai di consolidare la propria posizione nel largo consumo (con una quota di mercato stimata dipoco inferiore al 2,5 per cento) spicca il forte accento sulla multicanalità e sull’espansione capillare sul territorio.

A crescere di numero sono stati infatti in percentuale maggiore i punti vendita di media e piccola superficie, specie grazie ad acquisizioni di reti, nel Lazio e nella Campania - persino nella costiera amalfitana – e i negozi di profumeria, igiene casa e persona, che nell’insieme, attraverso le attività dei soci specialisti Promotre, Pilato e Consorzio Progetto 2000, raggiungono ormai quasi il 35 per cento circa del giro d’affari di Crai e si ritagliano una quota del 20 per cento del mercato specialistico drug, collocando la catena presieduta da Boccalatte al secondo posto in Italia nel cura casa e persona.

 Grazie anche a queste premesse Crai – che è presente anche a Malta, in Svizzera e recentemente ha fatto il suo sbarco in Albania – è ottimista per il 2012 e punta a un’ulteriore crescita del 6 per cento, con l’obiettivo di imporsi come leader qualitativo del mercato di vicinato.