di Claudia Scorza

Alce Nero consolida la sua posizione sul mercato chiudendo il 2021 con un fatturato di 86 milioni di euro e una quota a valore sul totale biologico del 4,1%, confermandosi brand di riferimento del settore biologico.

«Siamo decisamente soddisfatti dei risultati ottenuti nel 2021. Dopo un 2020 segnato da una imprevista crescita a due cifre, anche sostenuta dal lockdown totale della primavera di quell'anno, consolidare quei risultati era il massimo obiettivo che ragionevolmente potevamo porci», dichiara Massimo Monti, amministratore delegato di Alce Nero. «Con Alce Nero siamo cresciuti di altri due punti percentuali, portando l'aumento del fatturato 2021 sul 2019 (l'ultimo anno non condizionato dalla pandemia) al 20,6%. Il fatto che poi questo consolidamento della crescita del 2020 abbia riguardato tutti i nostri canali, vendite online comprese, ci gratifica ulteriormente e ci consente di pensare al futuro, forse mai come oggi così incerto e di difficilissima lettura, con ottimismo».

Capofila del Gruppo, Alce Nero Secco (prodotti conservabili a temperatura ambiente) ha fatto registrare 81,4 milioni di fatturato, di cui ben 6,5 milioni derivanti dal segmento baby food, in crescita dell'8% rispetto al 2020. In particolare, con una variazione del +11,3%, si sono distinti gli omogeneizzati, rientrando a pieno titolo tra le 10 categorie con maggiore incidenza sull'intero fatturato 2021 del secco. Tra queste famiglie di prodotti spiccano anche confetture, frollini e biscotti, mentre si riconfermano forti passate e polpe, pasta e legumi lessati.

Significativo il peso dell'innovazione, che è valsa ad Alce Nero Secco entrate per 4 milioni di euro. L'innovazione, infatti, continua ad essere una componente fondamentale del successo del Gruppo, attestando la sua incidenza al 10% sul totale del marchio Alce Nero. Il contributo dei prodotti lanciati nell'ultimo triennio è valso 7,6 milioni solo nel 2021, un risultato importante che dimostra l'efficacia degli investimenti in ricerca e sviluppo.

Alce Nero Fresco, che produce e commercializza prodotti freschi biologici, ha chiuso il 2021 a 3 milioni. I grandi numeri restano legati a zuppe e uova, le categorie più importanti per l'azienda, che da sole hanno determinato il 70% dei ricavi.

Alce Nero Freddo, invece, realizza 1,6 milioni di fatturato, con verdure e pizze che contribuiscono principalmente alla crescita del settore, seguite da zuppe e minestroni. Buone anche le performance dei piatti proteici, lanciati a giugno e subito ben accolti dai consumatori, sempre più orientati verso referenze ad alto contenuto di proteine vegetali.

I canali di vendita vedono in testa Gdo ed export, con un’incidenza dell’86% sul fatturato netto di tutto il marchio Alce Nero. Dopo il boom del 2020, l'e-commerce continua a crescere, con un incremento pari al 2,2%. Il food service raddoppia quasi le sue performance, mentre il canale delle farmacie/baby shop fa registrare una buona ripresa.