Euricom Spa, colosso del riso con sede a Valle Lomellina, in provincia di Pavia, ha sottoscritto e perfezionato un finanziamento di 95 milioni di euro con un pool di banche composto da Unicredit e Banco Bpm, che hanno agito anche da capofila, e da Banca Popolare di Sondrio e Cassa Depositi e Prestiti. Il ruolo di banca agente, ai fini della garanzia Sace, è stato svolto dalla stessa Unicredit.

L'operazione, della durata di 6 anni è finalizzata, tra l’altro, a sostenere il piano di crescita del gruppo.

Euricom, che vuol dire soprattutto Curtiriso, ha registrato nel 2020 un giro d'affari complessivo di 660 milioni di euro e un Ebitda consolidato di 43 milioni.

Sono previsti, sia in Italia, sia all’estero, nuovi investimenti e opportunità di crescita, dopo che, nel 2019, il big italiano ha acquistato il settore riso secco dalla francese Marbour.

Più in dettaglio l’operazione ha permesso a Euricom di rilevare il 100% del capitale di tre società risicole: Van Sillevoldt Rijst di Papendrecht, nei Paesi Bassi, proprietaria di un moderno impianto di trasformazione e confezionamento; Przedsiebiorstwo Rol-Ryz a Gdynia in Polonia, leader nel mercato del riso nell’Est Europa e in Europa Centrale; Gariboldi, di Valle Lomellina, operatore affermato che copre l’intero processo industriale del riso e complementare all’adiacente stabilimento di Curti, grazie anche al suo impianto di riso parboiled.

Conferma Bruno Sempio, presidente di Euricom: “L’obiettivo che ci prefiggiamo è di consolidare il giro d’affari raggiunto a seguito delle acquisizioni di febbraio 2019, migliorando la redditività. In questo scenario, grazie anche al finanziamento in pool, saremo pronti a cogliere le opportunità che si presenteranno”.

Nella nostra Italia, la maggiore produttrice europea di riso con oltre 1,5 milioni di tonnellate annue di risone, ottenute soprattutto in Piemonte e Lombardia, i consumi pro capite si aggirano sui 6 kg annui.

Secondo l’Ente nazionale risi, nel 2020 la domanda, per via dei lockdown, è cresciuta in modo molto consistente, con un aumento nell’ordine delle 41.000 tonnellate e una crescita della produzione dell’1,5 per cento.