Dopo l’acquisizione, un anno fa, da parte di Coca Cola Hbc Italia, Lurisia, noto marchio di acque minerali e bibite premium, conferma, nel proprio 80° anniversario dalla fondazione, un investimento industriale di 10 milioni di euro.

Nei primi due anni il sito produttivo di Roccaforte Mondovì (Cuneo) sarà al centro di una serie di rinnovamenti per rafforzarne la capacità.

L’investimento, precisa Coca Cola, innalzerà anche e ulteriormente gli standard qualitativi dello stabilimento piemontese, consentendo, fra l’altro, il completo rifacimento del laboratorio interno, nell’ottica di un’espansione futura in Italia e all’estero, dove il marchio è già presente in 40 nazioni.

“In questi ottant’anni di storia italiana, Lurisia ha raccontato l’eccellenza del gusto e dello stile del nostro Paese a tutto il mondo – dice Petros Papageorgiou, direttore generale di Lurisia -. Nel rispetto della sua identità e dei suoi valori, Lurisia continuerà ad avere questa connotazione nazionale e premium, rappresentando validamente il made in Italy”.

La filiale italiana della multinazionale di Atlanta ha sborsato a suo tempo 88 milioni di euro, pagati a un insieme di soci: il fondo d'investimento privato Idea Taste of Italy (gruppo De Agostini), la famiglia Invernizzi e Eataly Distribuzione.

La storia di Lurisia comincia, appunto, nel 1940, con la scoperta delle sorgenti, collocate a 1.400 metri sul livello del mare, sul Monte Pigna.

L’azienda è stata pioniera nell’offrire acque in bottiglie di vetro a forma di campana, disegnate dallo studio Sottsass Associati.

Nelle bibite Lurisia offre bevande ispirate da autentiche ricette italiane, con ingredienti provenienti dal nostro Paese: Chinotto, Gazzosa, Aranciata, Aranciata Rossa, Aranciata Amara, Limonata e Tonica.

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