di Luca Salomone

A partire da settembre 2021, ha messo insieme tutte le cinque controllanti dell’insegna Acqua&Sapone, più un’altra catena, meno estesa, ma pur sempre molto rilevante, come Saponi&Profumi, per arrivare a un totale di oltre 700 negozi, che spaziano dall’igiene e bellezza, alla detergenza domestica, ai tanti accessori indispensabili per la cura della casa e della persona.

Parliamo di Bubbles Bidco, holding e società per azioni partecipata dal fondo americano Hig Capital e dalla famiglia Barbarossa, già socia di maggioranza della stessa Acqua&Sapone.

Tutte le cifre chiave

Nata alla fine del 2021, BB è chiaramente una realtà che si sviluppa in un mercato retail in netta salita. Non stupisce dunque che abbia chiuso il suo primo bilancio con risultati in crescita, rispetto all’esercizio proforma 2021.

Il fatturato netto si piazza a 954 milioni di euro, con un +7% rispetto al 2021 (+5 like for like), mentre l’Ebitda si attesta a 110 milioni di euro pari all’11,5% dei ricavi dopo le tasse. Gli investimenti in conto capitale superano i 57 milioni.

La holding ha finalizzato, al termine del 2022, l’acquisizione di Reale Commerciale, rafforzando ulteriormente il consolidamento del gruppo e l’integrazione di tutte le singole imprese familiari che gestiscono il marchio Acqua & Sapone, in un’unica azienda, capace di guidare il prossimo ciclo di sviluppo.

L’attività di M&A è proseguita, a inizio 2023 con il perfezionamento dell’acquisizione di Quattro, leader in Sardegna con 65 negozi a marchio Saponi & Profumi, ampliando ulteriormente la rete di vendita di Bubbles Bidco e salendo, come detto, oltre i 700 punti vendita su tutto il territorio nazionale.

In un mercato che rappresenta circa 14 miliardi di euro in Italia, la società o, per meglio dire, le sue acquisite, hanno visto raddoppiare le proprie quote in 10 anni (dal 16% al 30%), e gli analisti valutano che il nuovo assetto rafforzerà questa dinamica.

I progetti in pipeline

«Continueremo a investire nella crescita concentrandoci, di nuovo, sull’ampliamento della rete di vendita, valutando ulteriori operazioni e sviluppando nuovi canali - assicura l’amministratore delegato del gruppo, Carlo Schiavo – e questo dopo le 36 aperture del 2022. Continuiamo, inoltre, a guardare al mercato, per consolidare la nostra presenza in tutte le regioni d’Italia: far parte di un leader nazionale significa poter offrire partnership più solide ai nostri fornitori e capacità di investire risorse importanti in ulteriori progetti».

Inoltre, Bubbles continua a potenziare l’innovazione e le infrastrutture: per esempio è in corso lo sviluppo della nuova piattaforma Erp (Enterprise resource planning), che costituirà la base tecnologica per una strategia di multicanalità, ed è in fase di completamento un nuovo centro distributivo nel Nord Italia.

Il Cedi, prosegue Schiavo, verrà inaugurato entro fine giugno in prossimità di Milano – in tandem con un primario partner logistico italiano - e sarà di 35 mila mq per incrementare efficacia ed efficienza della catena distributiva negli oltre 200 negozi del Nord Italia.

I programmi 2023 rientrano in un piano strategico che porterà la holding a raggiungere obiettivi di fatturato netto di oltre 1,1 miliardi di euro, in crescita del 15% sul 2022, e con una generazione di margine Ebitda gestionale a doppia cifra.

«Bene anche per questo inizio del 2023 – precisa ancora il Ceo –. I risultati del primo trimestre sono stati migliori del nostro budget, con una crescita del fatturato superiore al 20% (+10% a parità) spinta da un equilibrato bilanciamento fra prezzo, volume e mix, segno tangibile che il processo di integrazione continua a funzionare bene e che il nostro format risponde al meglio alle esigenze delle persone».

Sempre nel 2022 sono stati assunti più di 2 mila dipendenti su tutto il territorio nazionale e oggi il gruppo offre lavoro a 5 mila persone.

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