Ventisette milioni di euro per l’alimentare del nostro Meridione: a tanto ammonta il prestito obbligazionario ‘Bond food Mezzogiorno’, lanciato da Unicredit e Sace in favore di otto aziende.

Nel perimetro - con minibond a tasso variabile e di una durata di sette anni - rientrano Caffè Moak, Cantine Ermes (vini di pregio), Gustibus, Pastificio Di Martino, Caseificio Palazzo e Gruppo Leone, con tre imprese, ossia Mangimi Leone, Almeda (ortofrutta confezionata) e Leone Group Srl.

Lo scopo del progetto è di incentivare gli investimenti di medio-lungo termine per migliorare le prestazioni di sostenibilità del business e supportare piani di sviluppo nazionali e internazionali.

Più in dettaglio le sottoscrizioni sono ripartite come segue: Caffè Moak 1,5 milioni di euro, Cantine Ermes 3 milioni, Caseificio Palazzo 6 milioni, Gruppo Leone 2,7 milioni, Gustibus Alimentari 2 milioni, Pastificio Di Martino 12 milioni.

Tre esempi concreti. Caseificio Palazzo prevede di ampliare il proprio stabilimento industriale su una superficie di 5.000 mq, incrementare la quota di mercato estera e assumere 60 persone in Italia. Gustibus Alimentari, dal canto suo, intende diventare una società Benefit. Pastificio Di Martino, infine, vuole rafforzare la propria offerta di prodotti biologici, con l’introduzione sul mercato di almeno 10 nuove referenze.

Per l'aspetto della sostenibilità - riduzione degli impatti ambientali, sociali ed etici - sarà la milanese Nativa, la prima società a ottenere in Europa la qualifica di B Corp, ad agire come advisor, identificando, implementando e misurando gli obiettivi Esg, che, se raggiunti nei termini fissati all’atto dell’emissione, comporteranno un premio sotto forma di una riduzione del tasso cedolare.

“Con il programma Bond food mezzogiorno – spiega Andrea Casini, responsabile imprese di UniCredit Italia - abbiamo realizzato un’operazione di sistema per mobilitare nuovo credito, incentivare modalità alternative di finanziamento degli investimenti e promuovere l’internazionalizzazione e la cultura della sostenibilità”.

Come constata Simonetta Acri, chief mid market officer di Sace, la sostenibilità, infatti, “è ormai un elemento irrinunciabile per la crescita delle aziende e per la loro competitività nel mondo”.