di Luca Salomone

Gli americani, si sa, amano fare le cose in grande. Così è stata portata a termine una delle più grandi acquisizioni nella storia del settore distributivo: Kroger, infatti, si è comprata la concorrente Albertsons per 24,6 miliardi di dollari. Una cifra che è, addirittura, quasi il doppio rispetto all'operazione Amazon-Whole Foods, che si era fermata a ‘soli’ 13,7 miliardi.

Secondo gli analisti finanziari il deal è più che benvenuto, visto che la Gdo nordamericana sarebbe ancora troppo polverizzata, rispetto a una popolazione di 332 milioni di abitanti.

Alle spalle di Walmart (e Amazon)

Kroger presentava, nei 12 mesi terminanti al 31 luglio 2022, un fatturato leggermente superiore ai 144 miliardi di Usd, mentre Albertsons si attestava sui 73 miliardi. Facendo una somma si arriva intorno ai 220 miliardi, un dato che posiziona il nuovo gruppo, autorità antitrust permettendo, al secondo posto nella distribuzione fisica americana e mondiale, dopo Walmart che di miliardi ne incassa 560.

In mezzo, a rigore, ci sarebbe Amazon, con 485 miliardi di ricavi consolidati, che sono però, per la maggior parte, superfluo ricordarlo, dovuti alle attività online.

Non solo: esaminando la classifica del retail mondiale, elaborata da Deloitte, si scopre, se si amano le graduatorie, che con questa mossa Kroger supera nettamente Costco, 167 miliardi di dollari, e gruppo Schwarz, che ha chiuso il 2021 con un giro d’affari mondiale di 133,6 miliardi di euro, di cui 100,8 dovuti alle attività distributive (Lidl e Kaufland).

Cinquemila negozi al dettaglio

Una volta sommati Albertsons e Kroger danno lavoro a 710.000 collaboratori e gestiscono un totale di 4.996 negozi, 66 centri di distribuzione, 52 impianti di produzione, 3.972 farmacie e 2.015 stazioni di carburanti.

La combinazione crea un ecosistema, fisico e digitale, che, senza soluzione di continuità, copre 48 Stati su 50.

Dopo le autorizzazioni delle attività di vigilanza, indispensabili per portare a termine il deal, Kroger e Albertsons prevedono un esame dettagliato delle proprie reti, per evitare forme di sovrapposizione e di concorrenza interna.

Albertsons creerà la newco Spinco, alla quale verranno conferiti fra i 100 e i 375 negozi. Spinco a sua volta è destinata a operare sul mercato come nuovo soggetto distributivo, mentre, dal punto di vista societario sarà costituita come una Spa indipendente.